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🚀l'UE contro le macchine elettriche cinesi #334
La Commissione Europea ha annunciato il 12 giugno che aumenterà i dazi sulle importazioni di macchine elettriche dalla Cina e questi dazi potranno arrivare fino al 48%. Scopri tutti i dettagli!
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Parliamo di macchine elettriche e i dazi dell’Unione Europea alla Cina.
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🇨🇳 Dazi sulle macchine elettriche cinesi
La Commissione Europea ha annunciato il 12 giugno che aumenterà i dazi sulle importazioni di macchine elettriche dalla Cina e questi dazi potranno arrivare fino al 48%. Attualmente questo dazio è solo del 10% ma con il nuovo annuncio di dazi aggiuntivi tra il 17% e il 38% si arriva ad un livello massimo di 48%. Si sono un mago della matematica. Sicuramente nelle ultime settimane avrete sentito la parola “dazio”.
🤔Ma cosa sono i dazi?
Un dazio è una tassa imposta dal governo su beni e servizi importati o esportati e ci sono vari tipologie di dazi. Ma perché facciamo uso di dazi? Beh i motivi possono essere:
Protezione dell'industria nazionale: Uno degli scopi principali dei dazi è proteggere le industrie domestiche dalla concorrenza estera. Imponendo dazi sui beni importati, i prodotti nazionali diventano relativamente più competitivi in termini di prezzo.
Generazione di entrate: I dazi rappresentano una fonte significativa di entrate per molti governi, quindi questi fondi possono essere utilizzati per finanziare servizi pubblici e progetti di sviluppo.
Riequilibrio del commercio: In presenza di un deficit commerciale, un paese può imporre dazi per ridurre le importazioni e favorire un migliore equilibrio tra importazioni ed esportazioni.
Risposta a pratiche commerciali sleali: I dazi antidumping e antisovvenzioni vengono applicati per contrastare pratiche commerciali sleali, come il dumping (vendita di prodotti a prezzi inferiori al costo di produzione) e le sovvenzioni governative estere che distorcono il mercato.
Ecco, se avete letto attentamente, questo ultimo punto sulla concorrenza sleale è la chiave per capire questa faccenda.
🇪🇺 Da dove nasce questa storia?
La Commissione Europea ha avviato e concluso un'indagine antisovvenzioni sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria (BEV) dalla Cina. Questo è stato deciso poiché si ritiene che tali importazioni siano sovvenzionate e causino danni all'industria dell'Unione Europea. La Commissione ha raccolto informazioni di mercato da diverse fonti indipendenti, trovando prove sufficienti che i BEV importati dalla Cina beneficiano di sovvenzioni fornite dal governo cinese.
Nello specifico le pratiche di sovvenzione identificate comprendono trasferimenti diretti di fondi, rinuncia o mancata raccolta delle entrate governative, fornitura di beni o servizi da parte del governo a condizioni inferiori alla remunerazione adeguata. In più la Commissione avrebbe trovato prove di agevolazioni sui prestiti a queste imprese, linee di credito fornite da banche statali o garanzie date con condizioni preferenziali, ma anche riduzioni e esenzioni fiscali.
Insomma, tutte misure che danno uno svantaggio sleale ai produttori di macchine elettriche cinesi, e che danno l’opportunità di produrre macchine a più basso costo dando quindi la possibilità di venderle a prezzi bassi. E questo non fa dormire la notte ai CEOs delle case automobilistiche europee.
Le prove indicano che le sovvenzioni hanno permesso alle importazioni sovvenzionate di aumentare rapidamente la loro quota di mercato nell'UE. Inoltre, esiste un rischio elevato di un aumento imminente delle importazioni sovvenzionate a basso prezzo a causa dell'incremento della capacità produttiva in Cina e della capacità in eccesso. Questo rappresenta una minaccia di danno per l'industria dell'Unione. La Commissione ha rilevato che i prezzi delle importazioni sovvenzionate sono significativamente inferiori rispetto ai prezzi dell'industria dell'Unione, deprimendo i prezzi o impedendo aumenti di prezzo che altrimenti sarebbero avvenuti. Ciò mette sotto pressione le vendite, le quote di mercato e i margini di profitto.
🚗Ma quanto è importante questo settore?
In Europa siamo un po’ nervosi perché dovete provare solo ad immaginare se perdessimo la nostra leadership nel mercato automobilistico…e per di più nell’UE. E’ un industria che da lavoro direttamente o indirettamente a quasi 14 milioni di persone, o 6% degli impieghi nell’UE. Ah e rappresenta anche il 7% del PIL europeo. Ci sono un po’ di interessi diciamo.
Magari non vedete ancora troppe macchine elettriche cinese in giro, ma in realtà l’anno scorso quasi 1 macchina elettrica su 5 venduta in Europa era cinese. E quest’anno si prevede che sia 1 su 4. Nel 2023, le importazioni dalla Cina di macchine elettriche hanno raggiunto $11,5 miliardi e nel 2020 erano di solo $1,6 miliardi. Una crescita pazzesca come potete immaginare.
La sfida dell’elettrico è fondamentale se si pensa che dal 2035 non si potranno più vendere nell’UE macchine a combustione interna. Sembra lontano ma fidatevi che è più vicino di quello che sembra. E’ chiaro che non siamo ancora pronti alla transizione all’elettrico e ci sono ancora molti problemi da risolvere come per esempio l’autonomia delle macchine elettriche che è ancora troppo basso rispetto a quelle tradizionali, il bisogno di aumentare le colonnine per ricaricarle, ma anche velocizzare i tempi di ricarica di queste macchine. E’ una grande sfida che necessita ancora miliardi di investimenti e vedremo che accaderà nel 2035. Ah e prima che pensate che l’UE è contro la concorrenza, il libero mercato, protezionista ecc pensate che gli Stati Uniti quest’anno hanno quadruplicato questi dazi dal 25% al 100%.
😦E ora che succede?
Ora la paura è che la Cina risponda all’UE imponendo dazi su altri beni o servizi il che sarebbe un brutto colpo per le esportazioni di alcuni paesi. La paura è che tutto questo vada finire in “trade war” con la Cina, ovvero un paese dal quale dipendiamo tutti ancora moltissimo ed incluso in settori fondamentali per la transizione green come per esempio pannelli solari (e altro). Ora l’industria automobilistica cinese sta facendo appello al proprio governo per adottare misure simili sulle macchine anche non elettriche europee. Da stare molto attenti perché la Cina ha appena iniziato un’investigazione (come quella della Commissione) sull’industria della carne suina (si, quella dei maialini). Potete immaginare come andrà a finire questa storia…ovvero con più restrizioni e dazi per esportare in Cina. Ricordiamo l’anno scorso l’industria suina dell’UE ha esportato €2,5 miliardi in Cina e quasi la metà rappresentata dalla Spagna (che ironicamente è uno dei paesi che ha spinto di più per aumentare i dazi sulle macchine elettriche cinesi.
Vedremo come va a finire ma una trade war non è una buona notizia per nessuno.
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