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👋ChatGPT FA FUORI il suo CEO #329
E proprio come Steve Jobs con Apple, Sam Altman è stato costretto a lasciare la sua azienda.
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Oggi lo chef propone:
ChatGPT
Manchester United
Moody’s
💸ChatGPT fa fuori il suo CEO
Più o meno. Scusate il clickbait. OpenAI, l’azienda dietro a ChatGPT, ha deciso di fare fuori l’attuale CEO Sam Altman.
Secondo un comunicato di venerdi scorso, il Consiglio d’Amministrazione di OpenAI ha perso la fiducia nel buon Sam e nelle sue capacità di continuare a guidare l’azienda nel futuro. Mhh strano. Chissà cosa c’è dietro. In piú, sempre secondo il comunicato Sam non sarebbe stato candido (“candid”) nelle sue comunicazioni con il CdA. Forse faceva un po’ troppo di testa sua?Al suo posto ad interim arriverà l’attuale CTO di OpenAI mira Murati.
Tra l’altro Sam Altman non sarà neanche più un membro del Board. Ricordiamo che è uno dei tre cofondatori (secondo Financial Times) di OpenAI. E parlando di cofondatori anche un altro di loro, Greg Brockman, si è dimesso venerdi dal CdA anche si in realtà continuerà a lavorare per l’azienda. In altre parole solo 1 dei 3 fondatori (Ilya Sutskeve) sarà nel CdA di OpenAI.
Verranno fuori sicuramente nelle prossime settimane altri dettagli e i retroscena di questa partenza dato che è stato un po’ uno shock. Per ora pero’ Sam l’ha presa bene (o cosi vuole fare vedere) dato che ha detto che ha amato il tempo trascorso ad OpenAI.
Bene. Questa sarebbe stata la fine dell’articolo che ho finito di scrivere venerdi sera…ma durante il weekend sono continuate le voci su questa storia. Ora pare che Sam potrebbe tornare in OpenAI (🤯). In più sono girate voci (da confermare) che i alcuni dipendenti di OpenAI hanno minacciato l’azienda di licenziarsi se non fanno tornare subito Sam Altman. In più il Chief Strategy Officer ha inviato un memo interno sabato sera dicendo che era fidicioso de ritorno di Sam Altman e Greg Brockman
🇬🇧Moody’s grazia l’Italia
Diciamo che da un sospiro di solliveo.
Come forse sapete, Moody’s (una delle 3 più importanti agenzie di rating) doveva pronunciarsi sul rating dell’Italia. Alla fine Moody’s ha confermato il rating dell’Italia a Baa3. Menomale perché è il livello minimo prima dello status di spazzatura (“junk”). Siete confusi? Vi spiego meglio.
In pratica le agenize di rating danno un rating (un voto) agli Stati e aziende in base alla loro capacità creditizia (capacità di restituire i soldi che li vengono prestati). Bene, l’Italia è nello scalino più basso prima del “junk status”. E’ fondamentale essere sopra questa linea perché al di sotto molti fondi e investitori (banche, assicurazioni, fondi di pensione) non potrebbero più investire in essi perché considerati troppo rischiosi (dipende da investitore ad investitore). Perdendo questa eligibilità, ci sarebbe meno domanda per i titoli di Stato italiani, ed essendoci meno domanda, il prezzo di queste obbligazioni crollerebbe. E come sicuramente già sapete perché leggete religiosamente la newsletter tutti i giorni (VERO?!) quando scendo il prezzo di un bond/obbligazione il tasso di interesse/rendimento aumenta. Questo sarebbe un gran problema perché vorrebbe dire che l’Italia per emettere questi bond dovrebbe pagare agli investitori un tasso d’interesse ancora più alto di prima. E questo se l’aggiungiamo al debito pubblico alle stelle (140% del PIL) dell’Italia, sarebbe un grosso problema.
In ogni caso Moody’s ha confermato il rating a Baa3 e per di più ha migliorato l’outlook da negativo a stabile. La Meloni puo’ tirare un sospiro di sollievo.
👎Il Manchester United ha un nuovo socio
Doveva essere un’acqusizione totale del United, ma alla fine entrerà un socio al 25% del capitale del Manchester United. Con un’offerta di $33 dollari ad azione (si, la squadra è quotata in borsa), il miliardario britannico Sir Jim Ratcliffe si è comprato il 25% della squadra. In altre parole l’offerta da una valorizzazione al Manchester United di $5,4 miliardi ($6 miliardi contando il debito).
Un po’ una “delusione” perché mi aspettavo che il buon Jim sganciasse $6 miliardi per comprarsi tutto il United…ma vabbé ci accontentiamo di questo. Senza dubbio la vera mossa l’ha fatta la famiglia americana dei Glazers che comprarono lo United nel 2005 per £790 milioni in un LBO (leverage buy-out). In ogni caso, Jim Ratcliffe potrà aumentare la sua quota nel capitale dello United nel futuro ma non ci sono ancora dettagli specifici. Vi terremo aggiornati!
😂 Meme del giorno
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